Perché adoriamo così tanto il vintage?

Era il 2001 quando Julia Roberts, presentandosi alla notte degli Oscar e indossando un abito bianco e nero di Valentino d’antan, catalizzò su di lei l’attenzione mondiale e le lodi della critica della moda. Diventò uno degli abiti più iconici della storia ad essere comparso sul red carpet e un fenomeno di costume.

Sono passati 28 anni da allora e il vintage è ancora ovunque: dalle passerelle, al cinema, nell’estetica e nell’arredamento.

Perché succede questo?

Sicuramente perché il vintage oltrepassa alcuni limiti che al giorno d’oggi si fanno ancora fatica a superare.

Ecco qualche esempio:

Offerta di capi originali e spesso unici non legati alla moda corrente

Ti è mai capitato di cercare una gonna a ruota l’anno in cui va di moda il pantalone palazzo o la minigonna?

Oppure desiderare una maglia gialla quando il colore dell’anno è il verde?

La ricerca diventa molto difficile.

In quest’epoca di moda globalizzata in cui le stesse catene propongono gli stessi abiti con lo stesso stile in tutto il mondo, avere capi originali e spesso unici come accade nel vintage non è un vantaggio da poco.

Offerta di capi di ottimi tessuti e fattura artigianale

Come tutti sappiamo, in passato gli abiti venivano realizzati con molta più cura. Ottimi tessuti, fattura spesso artigianale, dettagli accurati e decori preziosi.

Queste sono cose che al giorno d’oggi si trovano sempre più raramente (e a prezzi sempre più elevati). Una volta invece era la regola perché i capi venivano creati per durare nel tempo.

Oggi invece siamo abituati a capi di tessuti meno pregiati e sintetici destinati a durare poco.

Ottimo rapporto qualità/prezzo

Il livello qualitativo dei capi vintage si accompagna spesso  a prezzi del tutto ragionevoli. Ok che sono capi usati, ma se sono tenuti bene la differenza non si nota neppure.

Sul mercato si trovano capi vintage che costano come un abito di Zara o H&M nuovo,anche se il confronto vero non andrebbe fatto con loro ma con abiti sartoriali dove si vedrebbe la vera differenza.

Più accessibili i capi griffati

Nel vintage si trovano spesso capi e accessori di brand famosi e costosissimi (ad esempio Gucci, Givenchy, Yves Saint Laurent e simili) a un costo decisamente inferiore alle collezioni correnti.

Per altri marchi come Hermès e Chanel il vintage invece è un modo non tanto per risparmiare dato che i prezzi rimangono sempre alti, ma per avere meno tempo d’attesa.

Il vintage è sostenibile

Un elemento che contribuisce all’enorme successo del vintage è la sua sostenibilità. Al giorno d’oggi dichiararsi green è una cosa estremamente moderna e attuale. D’altronde viviamo in un’epoca in cui, in modo sempre più forte e determinato, si fa attenzione alla riduzione degli sprechi.  

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