Il profumo: storia di una delle più antiche armi di seduzione

Il profumo ci differenzia dalle altre persone, ci rende particolari ed unici.

Di recente abbiamo visto come sceglierlo con cura, ma ci siamo mai chiesti qual è la storia del profumo nei secoli?

Di seguito qualche curiosità per rendere più chiaro da dove arrivano queste “boccette miracolose”:

Nell’antica Grecia il profumo (letteralmente dal latino per fumum, ovvero “attraverso il fumo”) veniva usato per congiungersi con gli dèi, perché c’era la credenza che elevasse spiritualmente il corpo e ne curasse ogni male e permetteva a chi lo usava di entrare in contatto con le divinità.

Successivamente i Romani, che all’inizio erano molto restii a godere di cose ritenute così frivole, furono contagiati dalla passione per essenze e unguenti che smisero di essere un prodotto legato alla sfera del sacro e vennero utilizzati per usi personali o per profumare gli ambienti.

Nel Medioevo oli e profumi vennero associati alla carne, alla sensualità, alla passione e si guadagnarono il biasimo della Chiesa.

Fu poi nel Rinascimento che la chimica sostituì l’alchimia e la qualità delle essenze ebbe un notevole miglioramento. Caterina De’ Medici giunta in Francia per sposare il duca d’Orleans portò con sé il profumiere Renato Bianco che aprì una bottega a Parigi e conquistò l’aristocrazia locale che rifuggiva dall’acqua perché da sempre considerata veicolo di malattie e preferiva deodorarsi piuttosto che lavarsi. Nel XVII venne creata la prima acqua di colonia la cui paternità è contesa fra due italiani, Gian Paolo Feminis e Giovanni Maria Farina.

Nel 1828, circa duecento anni dopo, Pierre Francois Pascal Guerlain inaugurò la sua prima profumeria a Parigi dove oltre ai suoi eau de toilette propose saponi e creme deliziosi.

Il profumo iniziò a far parte della routine quotidiana divenendo arma di seduzione per le donne e successivamente, solo negli anni Cinquanta, una piacevole abitudine anche per gli uomini.

Sicuramente il profumo più famoso al mondo è Chanel N° 5. La leggenda vuole che ne venga venduta una bottiglietta ogni 30 secondi.