Questo periodo di isolamento ci ha aperto un nuovo mondo. Se fino a due mesi fa il lavoro da remoto era un privilegio per pochi, oggi è diventato una necessità per tutti.

E come già molti free lance sapevano, questa situazione eccezionale sta dimostrando che, nella maggior parte dei casi, è possibile lavorare da casa con la stessa professionalità e produttività di un ufficio.

La cosa buona è che ormai la tecnologia ce lo consente.

Ma come si fa a lavorare da casa con stile e professionalità?

Innanzitutto, per lavorare efficacemente da casa, è importante vestire in maniera professionale e avere un ambiente adeguato intorno. Questo consentirà di mantenere il giusto atteggiamento e focus.

Abbigliamento giusto

La prima tentazione sarebbe quella di infilarsi le prime cose a portata di mano, come tute, pigiamoni, t-shirt vissute, calzettoni, ma poi questi capi così rilassati e consumati potrebbero farci sentire “rilassati e consumati” a nostra volta.

Al contrario, indossare i capi giusti può farci sentire più concentrati e renderci più performanti.

Vestirsi, lavarsi, curarsi mantenendo una certa continuità per affrontare le nostre attività lavorative aiuta a mantenere il giusto atteggiamento che ci servirà anche dopo, quando usciremo dalla quarantena e ci ritroveremo di nuovo a condividere di nuovo spazi fisici e non virtuali.

E’ sempre consigliabile curarsi dalla testa ai piedi anche se in videochiamata si vede solo il mezzo busto. Meglio evitare di rimanere in pigiama nella parte di sotto. Basterà un pantalone confortevole e un paio di sneakers al posto delle ciabatte.

Si possono evitare le giacche da ufficio o la cravatta (a meno che non si tratti di una call in un contesto molto importante) e anche le giacche doppiopetto.

Per chi ama il comfort, esistono anche giacche in materiali più comodi come il jersey che si adatta di più al corpo pur mantenendo la sua forma. L’importante è che le spalle rimangano bene definite.

Oppure si può optare per una camicia, un maglioncino o un cardigan aperto.

Consigli per lei

Capelli ben raccolti o pettinati, un po’ di correttore e una crema colorata uniformante. Un rimmel per aprire lo sguardo e labbra ben idratate.

Non è necessario sfoggiare make up particolari se non è nelle proprie corde, ma un incarnato curato farà avere una bella impressione.

Consigli per lui

Barba fatta o comunque curata, evitando camicie con micro-fantasie o righe nei toni del grigio o del beige perché segnano il viso, spengono lo sguardo e depotenziano l’immagine.

La camicia azzurra invece vince sempre. In alternativa una maglietta polo tinta unita con un colletto sufficientemente rigido.

Lo sfondo giusto

E’ molto importante anche lo sfondo del collegamento se si hanno in previsione video call. In questo caso è meglio privilegiare ambienti neutrali, evitando possibilmente camera da letto e cucina (e nel caso, meglio che l’ambiente alle spalle sia ordinato) o spazi comuni a rischio mentre si è in call. Gli sfondi giusti potrebbero essere: una libreria, un muro bianco, un quadro o un poster ed è meglio orientare notebook o tablet in modo tale che l’inquadratura del viso non subisca inclinazioni o strane prospettive per chi ci guarda. E’ importante, invece, un efficace contatto oculare e una prospettiva il più naturale possibile. Meglio anche verificare le condizioni di luce con la webcam per evitare di scoprire che si vede solo una sagoma nera in controluce.

Sempre giusto tenere a portata di mano, oltre a penne e quaderni, anche caricabatterie, adattatori e tutto ciò che potrebbe servire.

In caso di videoconferenza

A meno di non avere problemi di connessione, tenere la telecamera accesa è obbligatorio. Meglio non utilizzare la scusa del Wi-Fi debole perché si è ancora spettinati e in pigiama.

Chi organizza il meeting si collegherà qualche minuto prima per verificare che tutto funzioni correttamente. Il link per connettersi dovrebbe essere allegato all’invito insieme agli eventuali documenti che saranno condivisi.

Questi documenti, se possibile, vanno inviati ai partecipanti in anticipo con una mail in modo da consentire di partecipare con domande e osservazioni.

E’ meglio avvisare i membri della famiglia e fare in modo di non essere disturbati e trovare uno spazio tranquillo con il minimo rumore e, quando non si parla, mettere il microfono in mute.

Se si hanno bimbi piccoli è meglio organizzare le chiamate e le riunioni durante il loro pisolino.

Per velocizzare il lavoro

In caso di una comunicazione a tutto il team va benissimo una mail con tutti in CC.

Se si ha bisogno di una risposta su una questione complessa, invece di inviare una mail chilometrica è meglio alzare il telefono a parlare di persona.

Uno dei rischi più frequenti dello smart working è spesso l’eccesso di lavoro o l’incapacità di staccarsi dal pc e delle mail perché non ci sono colleghi con cui parlare o che si alzano dalle scrivanie o qualsiasi altro tipo di distrazione.

Potrebbe essere un ottimo motivo per approfittarne e fare il lavoro più velocemente per dedicarsi ai figli che in questo periodo sono a casa da scuola.

E per rimanere in contatto con il team?

E’ molto difficile mantenere uno spirito di squadra e di equilibrio se ogni persona che compone il team si trova in un posto diverso.

Una telefonata oltre alle mail spesso può fare la differenza.

E per mantenere alto il morale e non sentirsi troppo isolati?

Una buona idea potrebbe essere quella di organizzare un aperitivo su Zoom, Skype o WhatsApp con tutta la squadra

ad esempio al venerdì alle 17. Così ognuno potrà aggiornare il gruppo sulla settimana trascorsa e si faranno quattro chiacchiere tutti insieme davanti a un bel drink e stuzzichini casalinghi.

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